Hai commissionato il tuo logo ad un’agenzia di comunicazione. Dopo varie bozze hai preso una decisione, anche dopo esserti fatto consigliare da altri colleghi e amici, ma la scelta è stata infine tua. Ne sei soddisfatto, sei contento della tua scelta.
La mostrerai anche stasera a cena, fiero. Ti rappresenta. Ha i tuoi colori. La tua dinamica.
Le tue intenzioni.
L’hai stampato su biglietti da visita, manifesti. L’hai fatto mettere anche sopra un’insegna; ogni giorno quando arrivi lo vedi vicino all’entrata.
Anche sul sito fa una bella figura, in piccole dimensioni.
Un giorno ti balena in testa di commissionare un’app per un tuo prodotto o per la tua stessa attività. Tutti usano le app adesso: per vedere il meteo, per comprare biglietti, per ordinare pizze, per tutto.
E allora, perché mai la tua attività non dovrebbe averne una? Un’app con cui ti si può contattare, si possono ordinare pezzi, prodotti, gettoni per consulenze…
Quello che farai sarà semplicemente prendere il tuo logo che hai scelto tanto fieramente e lo metterai in quel quadratino 512x512 pixel.
E invece.
Icon design
Invece no, il modo e il metodo di lavoro per un’icon design è differente rispetto a quello di un logo design. E’ piccolo, illeggibile, confusionario. Ma come, funziona ovunque? Ma non lì, non in quei 512x512 pixel. Messo lì, non sembra neanche un’app, quell’icona.
Ma perché? Perché quello che ti serve non è un logo, ma un elemento grafico pensato ad hoc per essere utilizzato nel contesto di un desktop, un tablet o uno smartphone, visualizzato accanto a tante altre icone. Deve quindi essere sintetico e subito riconoscibile proprio come un logo, ma, far intuire a colpo d’occhio non la natura di una società, ma la funzione dell’app e l’utilità che ne deriva.
L’Icon Design può quindi essere derivato e collegato al logo design, ma non identico perché hanno proprietà e funzionalità diverse. Se si osservano le app che ognuno di noi ha sul proprio smartphone si può notare che tutte seguono binari ben precisi.
Poco Testo
La maggior parte delle app presentano poco testo, ma presentano al massimo una/due lettere.
Oppure nel caso di logotipo o pittogramma una valida alternativa è quella di applicare solo il pittogramma all’interno dell’icona.
Bisogna ridurre i loghi ad un semplice elemento grafico, una forma che permetta di riconoscere all’istante l’app e la sua funzione.
Colori Vivaci
Quando non c’è da attenersi a colori già definiti, é utile scegliere colori brillanti e vivaci. Sui dispositivi sono installate decine di app, l’icona deve risaltare, deve venir fuori in mezzo alle altre ogni volta che si osserva lo schermo.
Rilievo
Nonostante la diffusione del flat design, molte delle app non presentano uno sfondo piatto ma una lieve sfumatura o un bagliore, come per evidenziare la loro funzione di pulsante. In altri casi presentano una piccola linea alla base per evidenziare lo spessore.
Alcuni esempi realizzati per dei clienti
Studioboost
StudioBoost, azienda di software e servizi per imprese e studi professionali, nel 2018 ha lanciato un’applicazione per la fatturazione elettronica: B2Beasy.
B2Beasy, rispetto a tutti i servizi che può fornire StudioBoost, è “un’azione” dedita alla spedizione e archiviazione delle fatture elettroniche. Serviva quindi un’icona che riconducesse all’azienda madre ma che allo stesso tempo potesse muoversi con le proprie gambe, autonomamente. Abbiamo quindi realizzato un razzo, sinonimo di rapidità nella spedizione, reintroducendo il simbolo grafico di StudioBoost. Il piccolo razzo diventa quindi una sorta di simpatica e amichevole “mascotte”.
Una Icon deve essere colorata, accesa, deve saltare subito all’occhio poichè affiancata a tutte le altre app. Deve risaltare. Abbiamo quindi insistito sull’arancio, lo stesso dell’azienda madre Studioboost.
Pollution
Ragionamento simile è stato fatto per l’App Pollution Guardian.
L’azienda Pollution, sempre nel 2018, doveva lanciare un’applicazione che permettesse di monitorare su mobile le azioni di alcune delle sue macchine. Anche qui, sarebbe stato impensabile utilizzare tutto il logo orizzontale dell’azienda e del resto non avrebbe avuto senso: Guardian ha una vita propria e deve quindi avere una sua identità.E’ stato quindi preso il simbolo grafico di Pollution e vi è stato adattato un’icona wi-fi per indicare la sua modalità di funzione. Dato che Guardian esiste in funzione delle macchine Pollution e le stesse sono marchiate con il simbolo grafico del logo, per facilitare l’utente a ritrovare subito l’app nello store abbiamo lasciato il simbolo Pollution.